Robert Crumb

Robert Crumb, LSD e nostalgia del fango

Piccolo viaggio tra i fumetti e le illustrazioni musicali di Robert Crumb: artista di spicco della cultura underground, musicista più che discreto, fanatico collezionista di vinili.

Robert Dennis Crumb è un signore di 80 anni un po’ matto che vive a Sauve, 1900 anime, 50 km a nost-est di Montpellier. Di professione illustratore e fumettista, è matto – in senso buono – perché con il suo lavoro ha trasformato il mondo del fumetto negli anni 70, contribuendo a creare gran parte dell’immaginario visivo che caratterizza la cultura underground. Padre di personaggi come Fritz The Cat, Mr. Natural e dell’iconica striscia Keep On Truckin’, ha dato forma alle fantasie erotiche della Generazione X (quelli nati tra il 1964 e il 1980) grazie a una moltitudine di matrone di ogni colore con polpacci enormi e capezzoli turgidi.
Ma cosa c’entra questo estroso vecchietto con il rock? Abbastanza. Andiamo a vedere perché.

Robert Crumb nasce nel 1943 a Philadelphia da un’infelice coppia cattolica middle class e comincia a lavorare come illustratore da subito, appena finita la scuola. Poco più che ventenne arriva sulla West Coast e viene introdotto da una serie di amici/compagni di bar alla controcultura americana innaffiata di psichedelia e creatività di ogni tipo.

Una delle caratteristiche più evidenti di questo movimento è di essere fatto principalmente DA bianchi PER neri. Quando la controcultura americana vede la luce, il movimento per i diritti civili degli afroamericani è in fase di crescita: è il momento – semplificando – in cui i giovani bianchi di classe media cominciano a parlare di una storia che non li riguarda esattamente in prima persona. Lo fanno praticando la non violenza e consumando parecchia droga, soprattutto marijuana ed LSD, le quali li portano a vivere alla giornata e a rotolarsi nel fango delle proprie idiosincrasie. La chiamano infatti nostalgia del fango e vi si idealizza la cultura nera – che dentro al fango ci ha vissuto per secoli – nelle forme, nei gesti, nei suoni. Uno dei più accaniti nostalgici è proprio Robert Crumb.

A San Francisco, Crumb diventa uno degli autori più attivi sulla rivista Zap Comix, che presto si afferma come il modello da seguire per il mondo dell’illustrazione e del fumetto. È lui a definire la linea editoriale di questo e altri magazine che diffondono l’idea del fumettista come intrattenitore, proponendo strisce satiriche, un’assoluta assenza di autocensura, anche vignette esplicitamente pornografiche.

In questo contesto di libertà espressiva, Crumb dà voce, tra le altre cose, alla sua passione per la “musica delle origini”; di fatto, le origini del rock n’ roll. A partire dalla fine degli anni 60 e per i successivi 40 anni illustra una gran quantità di copertine di dischi jazz, blues, country, da cui è più che evidente la sua nostalgia del fango. Il panorama è quello delle sale da ballo, dei suonatori di strada, dei braccianti nei campi di cotone, di violenze subite e perpretrate. Gli idoli  di cui Crumb disegna le vite sono musicisti con un enorme talento e parecchi problemi di alcol e soldi. Vediamo ad esempio alcune scene della storia che Crumb dedica su Zap a Charley Patton, considerato il padre del blues del Delta del Mississipi – e leggiamo l’articolo dell’Alfabeto del Rock su sister Rosetta Tharpe.

La musica di Crumb, Comicon edizioni, pp.14 e 17

Nel 1968 Crumb illustra la famosissima copertina di Cheap Thrills, il disco di Janis Joplin e i Big Brother & The Holding Company. Qui gli effetti dell’LSD si fanno vedere chiaramente: per sua stessa ammissione, Crumb comincia a fare uso di psichedelici prestissimo e la cosa lo porta da un lato a produrre in grande quantità (arriva a pubblicare circa 200 pagine in un anno), dall’altro a ritrovarsi a volte in viaggi talmente brutti da rimanere stordito per mesi.

Janis Joplin scompare tragicamente nel 1970 proprio nel momento in cui il mondo cominciava ad accorgersi di lei e la leggenda che fiorisce coinvolge anche il suo illustratore. Le case discografiche vanno alla ricerca di “quel tizio che ha fatto la copertina a Janis Joplin”, ma in quasi tutti i casi Crumb accetta il lavoro solo a due condizioni: che si ristampino i vecchi maestri del jazz e del blues e che la ricompensa per il suo lavoro consista in rarissimi 78 giri per la sua collezione di dischi, per la quale nutre una vera e propria ossessione.
In questi lavori continuiamo a vedere donzelle seminude, esplicite allusioni sessuali, prospettive psichedeliche e vita da strada.

 

Primo disco della serie unknown Detroit Blues, Barrelhouse Records, 1970
Yazoo Records, 1975
Riedizione di Truckin' my blues away, Yazoo Records, 1978

Nel frattempo prosegue a suonare e a registrare musica col suo banjo, come aveva sempre fatto, e nel 1972 incide i primi dischi con i Cheap Suit Serenaders, di cui naturalmente illustra tutte le copertine e le locandine. Il quartetto riscuote un discreto successo e anche un invito al Saturday Night Live, ma alla fine degli anni 70 Crumb decide di trasferirsi in Francia e lasciare la band.

Una delle svolte più divertenti della sua carriera, che continua ancora oggi, avviene dunque in Francia e riguarda ancora una volta la musica. Artista ormai affermato e sulla cinquantina, Crumb si guarda indietro e ripudia la vita da Keep On Truckin (che stava a rappresentare lo stile di vita di chi si arrangia e accetta giorno per giorno quello che capita) e l’ipertrofia produttiva soprattutto in ambito musicale. Il suo fanatismo per la “musica dei vecchi tempi” diventa quasi una caricatura e lui se la prende con tutto il rock moderno, fatto di glamour, successi planetari, fenomeno di massa. Definisce rock e pop moderni come “danza di morte” e finisce con il ritrarre se stesso che letteralmente esplode, picchia Bruce Springsteen e personaggi che somigliano molto a Billy Idol. Un epilogo matto senza mezzi termini, in puro stile Crumb.

Scene da Weirdo #14, Last Gasp, 1985

Valeria Iubatti

 

Fonti
Collezione CRUMB Vol. 3, La Musica di Crumb. Comicon Edizioni 2015.
– Tom Wolfe,The Electric Kool-Aid Acid Test, 1968.
https://en.wikipedia.org/wiki/Robert_Crumb
– https://en.wikipedia.org/wiki/Zap_Comix
– https://writingexplained.org/idiom-dictionary/keep-on-truckin

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Alberto Pani

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Cresciuto ai piedi delle ridenti colline del Monferrato, tra muri di nebbia sei mesi l’ anno, zanzare incazzate nei sei mesi successivi e bocce di vino rosso sempre e comunque per stemperare il disagio così accumulato.

Chitarrista fuori forma.

Fermamente convinto che 8 volte su 10 le cose si risolvano da sole.

Punto debole: la meteoropatia